Derivati dai Blast Crash, questa nuova versione mantiene la caratteristica esplosività dei Blast, ma la superficie grezza e le deformazioni plastiche successive alla martellatura, particolarmente profonde, producono un suono più asciutto e scuro rispetto alla versione tradizionale. Come era stato importante il contributo del Maestro Gianluca Capitani alla realizzazione dei Blast Crash, anche per i Blast Extra Dry, decisivo è stato il lavoro svolto da Iarin Munari, che ha testato a lungo i primi prototipi, sia in studio che dal vivo, contribuendo, così, alla definizione delle caratteristiche sonore di questi piatti. I nuovi Blast Extra Dry mantengono il tipico suono “trash” dei Blast, ma risultano più controllabili e con uno spettro sonoro concentrato sulle medie frequenze. Estremamente versatili, sono la scelta definitiva per molte applicazioni musicali, dal Jazz al Pop, dal Rock alla musica elettronica.
Misure disponibili:
– 16″
– 17″
– 18″
– 19″
– 20″